Gianclaudio Giuseppe Regazzoni, in arte Clay, era un pilota istintivo, aggressivo, con un cuore enorme, una propensione al rischio molto oltre la media e una competenza meccanica che solo chi è cresciuto nell’officina di famiglia può avere. Non era un fuoriclasse assoluto, ma di sicuro era un campione. Se non lo sei non vinci il titolo europeo di Formula 2 o non conquisti 5 Gran Premi iridati in Formula 1. Soprattutto, se non sei un campione non affascini Enzo Ferrari al punto da mollarsi e riprendersi come si fa solo tra innamorati.